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benvenuti a casa della stronza

Questa è la casa della Stronza Jenny, una dimora in cui vigono regole tutte strane e che potreste non accettare, ma a me che me ne fotte?

venerdì 25 gennaio 2013

E che ve lo dico a fare! Lo dovete leggere!

E che ve lo dico a fare

Di Luca Lancieri 2011, Edizioni S.T.E.S. srl, Potenza, narrativa contemporanea, demenziale e grottesca, 290 pagine


Premessa d'obbligo

Luca Lancieri è stato il primo blogger che ha iniziato a seguirmi, di rimando iniziai a seguirlo, ma solo dopo aver letto qualche suo post ed averlo trovato a me affine, quando non scrivo e blatero sulle produzioni altrui.
Tra noi s'è instaurata una sorta di alchimia letteraria - ovvio che tra i due lui è il letterato, io al massimo sono un'alletterata, dove l'alfa non è privativo, ma connotativo - attraverso la quale ci siamo scritti, intrattenendo un carteggio/cazzeggio virtuale in un linguaggio derivato dall'Italiano e comprensibile per lo più a noi.

Informazioni sull'autore

Le informazioni sono riprese dalla pagina Google+ di Luca Lancieri e dallo stesso romanzo.

Sbaglio sempre e tenete sempre ragione voi ma faccio sempre di capa mia, grazie.

Luca Lancieri nasce a Potenza nel 1965 sotto i peggiori auspici. Subisce infatti l'enucleazione, peraltro inutile, dell'occhio destro e da allora ci tiene una protesi in vetro resina al posto dell'occhio. I più dicono che non si nota affatto, la protesi. Lancieri non concorda con i più, e non solo per la protesi. Studi classici involontariamente prolungati con capatine a Bologna e Reggio Calabria. Lunghi periodi a Roma e Milano.
Crescendo cresce appresso a lui uno snobismo che non ci teneva affatto bisogno di crescere. Diversi fallimenti alle spalle, per i quali è ormai una riconosciuta autorità.
In attesa di decidere cosa fare da grande, Lancieri ha scritto un romanzo che è piaciuto a chiunque se l'è letto, con l'eccezione, ininfluente, di undici case editrici che non se lo sono proprio cacato, il romanzo. Pare che Lancieri sia permaloso, assai. Non è su Facebook.

Imprese memorabili: Fondatore della filosofia del nullogismo applicato in contrapposizione al tuttologismo. I tuttologi mi tengono sul cazzo, ricambiati.

Il suo primo e momentaneamente unico romanzo? E che ve lo dico a fare


Trama

La drammatica comicità della vita vista dall'occhio, è veramente il caso di dirlo, cinico e autoironico del protagonista il quale, assieme ad una pletora grottesca e surreale di amici (un prete, un gay, una prostituta, un banchiere, un arrivista, un esperto di droghe leggere, un disabile e tanta altra varia umanità), grazie ad un'eredità clamorosa e di dubbia provenienza ci accompagna, con le sue digressioni iperboliche, dalle spiagge di Maratea a Londra, da Roma a Charleston e San Francisco, la Costa Azzurra e Parigi, lungo un percorso di 40 anni dalla strage della stazione di Bologna al terremoto dell'80 ai mondiali di Spagna dell'82, tra tragici quanto improbabili colpi di scena e incontenibili risate, con le ricette di Alfredo Tommaselli e con la più bella colonna sonora di tutte le più belle colonne sonore.


La mia visione distorta delle cose 


Da tanto aspettavo di leggere un romanzo puro, crudo, realistico e sentito.
290 pagine che scorrono veloci, come i 40 anni di vita del protagonista, un eterno indeciso dai gusti indiscutibili e dai modi signorili, anche se non nel linguaggio, che è poi lo stile con cui Luca Lancieri scrive il libro, un italiano scorretto nella forma e nel contenuto ma veritiero nella sostanza, in un susseguirsi di eventi tanto veri da sembrare surreali e tanto surreali da sembrare veri.
Non mancano sentimenti e storie forti come un pugno inaspettato nello stomaco, ho pianto ed ho riso leggendo E che te lo dico a fare, ho desiderato essere parte di quella varia umanità, imparare il gusto del vivere, dell'amicizia vera e della musica buona.
Digressioni e tratti erotici e pornografici, con cui l'autore sfoga le sue fantasie, o forse racconta qualcosa da lui vissuto.
Una penna veloce, che ferisce e solletica, eccita e smorza la tensione proprio con il suo stile personale, estremamente contemporaneo, con continui richiami pulp.
Dice di non aver mai letto Charles Bukowski ma a molti leggendolo verrà da paragonarlo al padre fondatore dell'ormai sputtanato Realismo Sporco.
In realtà è padre di qualcosa di nuovo, per lo meno in Italia, Lancieri è il creatore dell'Iperealismo semplice dell'errore, dove nulla è come appare al creatore del romanzo, perchè avendo un unico occhio non ha il senso della profondità, ma solo apparentemente.
E' un cinico vero che ha scritto un libro quasi perfetto.

Luca, Serenella è il personaggio più odioso di cui abbia mai letto, non potevi farla fuori  nel prologo?

Lo consiglio vivamente a tutti, tranne ai perbenisti ed ai puritani della lingua.

5 commenti:

  1. Sembra interessante. Esiste anche in formato ebook?

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    1. non credo, ma si può acquistare on line. Ti faccio rispondere dall'autore ;)

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  2. La cosa più simpatica assai è lasciare un commento è sexy. E quindi uno che pure non tiene mica manco una ceppa da dire pure una ceppa se l'inventa così poi ci pare di essere sexy. Poi se quella ceppa da dire pure dev'essere 'na roba da scrivere da sopra a 'na roba che uno già se l'è scritta da solo, be' qua si tratta di combinare a tipo nu casino grosso, ma tanto è sexy.
    E allora, prima di ogni altro prima, grazie.
    E quindi, mi so' divertito a scriverlo, assai. Ci ho messo due mesi, e tutti dicono che è poco, il fatto e che so' un discreto cacazzo della persona mia per cui avevo deciso di farlo e non vedevo l'ora di finirlo.
    Serenella è ispirato assai assai da una persona veravera (cloudatlas) ma non mi ci sono manco avvicinato alla cattiveria che tiene dentro al corpo suo la persona ispiratrice.
    Io non dico bugie, davvero non ho mai letto Bukowsky e manco Fante, che a una presentazione m'hanno tirato 'na cosa lunga lunga intorno a quei due.
    Mo' dico io devo continuare a essere sexy? Direi che può bastare.
    Un abbraccio e grazie ancora, felice che ti sia piaciuto ;)

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    Risposte
    1. Grazie a te Luca, che chicca! Scritto in due mesi? Mica lo avevi detto!
      Comunque, ci stiamo chiedendo se esiste un formato ebook!

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    2. No, non esiste un formato ebook. Volendo, provvedo direttamente alla spedizione.

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lasciare un commento è sexy ;)

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