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benvenuti a casa della stronza

Questa è la casa della Stronza Jenny, una dimora in cui vigono regole tutte strane e che potreste non accettare, ma a me che me ne fotte?

martedì 12 giugno 2012

Presentazione di Cusutu 'n coddu a Otranto, ad opera dei Double Cut!


Presentazione del cortometraggio “Cusutu ‘ncoddu – Cucito addosso” a Otranto presso largo Porta Alfonsina alle 21.00.
Girato lo scorso anno presso masseria Ceppano, “Cucito addosso” ha ottenuto già diversi premi internazionali. L’organizzazione è a cura Club Unesco e con il patrocinio della città di Otranto.
A un anno dall’inizio lavorazione verrà presentato a Otranto il corto “Cusutu ‘ncoddu”, cogliendo l’occasione per sottolineare l’importanza e le potenzialità della masseria come contenitore culturale, in accordo con gli intenti dichiarati lo scorso anno dallo stesso comune. Il film verrà proiettato dopo una breve presentazione.
A seguire si terranno gli interventi di esperti nel campo culturale e di storia locale. Presente il regista Giovanni La Pàrola per discutere della lavorazione e di cinematografia giovanile. Elio Paiano del Quotidiano di Lecce illustrerà il destino di Ceppano e la sua storia, mentre Angela Leucci della Gazzetta del Mezzogiorno parlerà del cinema nel Salento a partire dalla figura di Raf Baldassarre, attore, caratterista e regista di origini giurdignanesi, il quale collaborò con Sergio Leone in varie pellicole, tra le quali lo spaghetti-westernPer un pugno di dollari”.
Verranno proiettate anche l’intervista al regista a cura del collettivo di produzione audiovisiva DoubleCut .“Cucito addosso” è uno spaghetti western, ma ne rende moderno lo stile con del pulp alla Robert Rodriguez. Per la realizzazione si è avvalso del lavoro delle maestranze cinematografiche italiane d’eccellenza, come i macchinisti che hanno lavorato a capolavori come Apocalipse Now e L’esorcista.
Giovanni La Pàrola è nato a Palermo. Bolognese d’adozione ha frequentato il Dams e iniziato li la sua carriera dirigendo cortometraggi, documentari e video installazioni. Nel 2001 realizza il corto “Still Life” con cui ottiene il premio Cesare Zavattini, grazie al quale realizza “Il puglie”, corto del 2004 con cui si fa notare e viene ingaggiato per “E se domani” Medusa 2005, con Luca bizzarri, Paolo Kessisoglu e Sabrina Impacciatore.
Prosegue la sua attività e vince numerosi premi che lo portano a realizzare “Cusutu ‘ncoddu”, realizzato grazie al premio Nuove Arti della fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, e ai finanziamenti del Mibac e dell’Apulia Film Commission.
“Cusutu n’ coddu” ha vinto, ex-aequo con “Ombre” di Emanuele Pica, l’undicesima edizione del prestigioso  “Rome Independent Film Festival” (Riff) del 2012, ha ottenuto  il riconosciuto d’interesse culturale dal Mibac, ha fatto parte della cinquina  per l’assegnazione del David di Donatello 2012 come Miglior  cortometraggio italiano, vincitore con lode del Michelangelo Antonioni come miglior cortometraggio all’ultimo Bif&st a Bari e anche se alcune voci lo davano partecipante a Cannes, non ne ha preso parte.



Cast e Produzione:
Regia, soggetto, sceneggiatura, produzione e montaggio: Giovanni La Parola, anno 2012, durata 17′, drammatico, Italia

Musica: Francesco Cerasi
Suono: Flavio Moro
Produzione: Davide Giglio, Giovanni La Pàrola
Prodotto da: Filmando, Mithril production, contributo della Apulia Film Commission, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, premio Nuove Arti della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.
Formato di ripresa: Red Cam 4k Colore
Effetti e trucco scenico: Virtualstudiosfx di Stefano Pizzolitto
Costumi: Giuseppe Avallone
Attori:  Filippo Pucillo (Respiro, Terraferma), Giovanni Calcagno (I cerchi nell’acqua, Malavoglia, Noi Credevamo, Si può fare, Buongiorno notte), Francesco Foti (Il capo dei capi , Intelligence – Servizi & segreti, Alla luce del Sole)




Sinossi:
In un piccolo feudo siciliano, alla fine dell’800 periodo delle rivolte di Bronte, un gruppo di contadini si rivolta contro il proprietario terriero, capeggiati da Salvo il campiere, che ha mire di potere. Salvo decide di non uccidere Peppino, il sarto del feudatario perché realizzi un abito aristocratico su misura per lui. In un duello il sarto metterà in atto il suo antico disegno di vendetta.

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