Parte 4 – come tutto è iniziato, così era già finito
Stava per albeggiare. Una carretta del mare, una piccola
vela piena di persone ed i corpi uno ammassato sull’altro. Stremati si facevano
trasportare. Rumore del mare e poche parole. Procedeva lenta.
L’uomo osservava il biglietto tra le mani, poi lo riponeva
nel portafoglio. Un altro uomo lo guardava mentre s’accorgeva del gesto, si
avvicinava per rubare ciò che credeva fosse denaro. Un attimo di concitazione
tra disperati e la testa sbattè contro il boma della vela. Una virata del
natante e lui incosciente cadde in acqua.
L’avido sembrava familiare, lo stesso uomo che lo spinse e
vide cadere nel cantiere ed ora osservava crescere la distanza tra la chiglia e
l’uomo in mare.
Era morto. Il corpo era
cullato dal moto ondoso, giaceva in acqua abbandonato, gli arti rilassati, il
viso immerso, i capelli fluttuanti nell’acqua marina. Era l’alba, e le
increspature dorate s’infrangevano sui suoi vestiti.
Due pescatori a riva notarono l’uomo galleggiante e
s’avvicinarono. Non fu facile raccoglierlo, ma ci riuscirono. Così l’uomo non
raggiunse mai la riva con le proprie forze. Un foglio dispiegato fluttuava sul
menisco marino, una pagina bianca su cui non vi era scritto nulla ora, ma che
un tempo recava qualcosa.
...4,5,6
RispondiEliminase sei davvero stronza non saprei...
7,8,9
una cosa è sicura, sei brava, non ci piove.
affettuosità Luca
grazie Luca.
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