ATTENZIONE SPOILER
Titolo originale Coraline
USA, 2009, 100 min, animazione, fantastico, horror
Regia Henry Selick, Soggetto Neil Gaiman, Sceneggiatura Henry Selick, Produttore Claire Jennings, Mary Sandell, Casa di produzione Laika Entertainment House, Pandemonium, Distribuzione italiana Universal Pictures, Fotografia Pete Kozachik, Montaggio Christopher Murrie, Ronald Sanders, Musiche Bruno Coulais, They Might Be Giants
Doppiatori originali: Dakota Fanning, Teri Hatcher, John Hodgman, Robert Bailey Jr, Keith David, Ian McShane, Dawn French, Jennifer Saunders, Carolyn Crawford
Doppiatori italiani: Eva Padoan, Francesca Fiorentini, Sergio Lucchetti, Gabriele Patriarca, Paolo Marchese, Angelo Nicotra, Lorenza Biella, Ludovica Modugno, Doriana Chierici
Trama

La nonna di Wybie aveva una sorella, scomparsa ancora bambina e per questo ha proibito al nipote di entrarci.
Un giorno Wybie regala a Coraline una bambola identica a lei, dicendole di averla trovata nel baule della nonna.

CI sono anche AltriVicini ed un AltroWibie muto, le due attrici in pensione son giovani e snelle organizzano show ed i cani sono tutti vivi, mentre AltroBobinski ha un vero circo di topi.
Coraline passa spesso dalla porticina, tornando sempre il mattino seguente nella sua casa reale.
Una sera l'AltraMadre propone a Coraline di restare per sempre con lei, ma è necessario cucire i bottoni sugli occhi. La ragazzina rifiuta e va via.
Durante la fuga incontra il gatto nero, non ha i bottoni e parla, e le riferisce come l’AltraMadre voglia rapire Coraline ed impadronirsi della sua vita. Scoperta l’intenzione di Coraline l'AltraMadre si rivela nelle sue reali fattezze mostruose e la rinchiude nello specchio dove sono imprigionati tre spiriti bambini, che confermano le tesi del gatto e che la dimensione parallela è un mondo distorto, creato dalla strega, la quale spia i bambini dai bottoni delle bambole al fine di sfruttare i loro desideri per attirarli e scopre la natura di pupazzi di tutti gli Altri, pur avendo sentimenti e volontà propria.
Coraline sfugge e torna nella realtà aiutata dal finto Wybie, i suoi genitori reali sono spariti, il gatto le fa capire che sono stati rapiti dalla strega. La bambina sfidanda la strega-ragno in un gioco: se riuscirà a trovare gli occhi dei bambini fantasma e i suoi genitori potranno andarsene via tutti, in caso contrario resterà per sempre con la strega…
Il film come lo ha visto la Stronza
Torno a recensire un cartone realizzato in stop motion, un prodotto di quella stessa Laika, di ParaNorman ed aveva fin dalla genesi in sé tutte le potenzialità per essere un bellissimo lavoro, come poi si è confermato.
Vari sono i fattori del Caso - o meglio di Dio quando non vuole metterci la firma - i quali hanno contribuito alla riuscita di Coraline, a partire dal nome stesso della protagonista e che sarebbe dovuto essere Caroline, un refuso amato dall'autore e difeso anche, per tutto il tempo del film, dalla ragazzina.
Coraline e la porta magica è tratto dal romanzo scritto da Neil Gaiman ed illustrato da Dave McKean, vincitore del Premio Hugo ed altri premi internazionali. Il cartone differisce poco dal romanzo breve,l'aggiunta è Wyborn - perchè sei nato? - Wibie, ma non risulta superfluo ed è funzionale nella storia.
Il film è stato il primo in Stop-Motion girato con una fotocamera stereoscopica per il 3D ed anche il fattore novità ha quindi influito sul suo successo.
E' stata un'opera molto attesa, infatti è anche il primo lavoro di Henry Selick senza il contributo di Tim Burton, è lui l'ottimo regista di Nigthmare Before Cristmas, che in quest'opera richiama continuamente fino a far apparire anche Jack Skeletron nel primo incontro di AltraMadre con Coraline, nell'uovo che sta cuocendo.
Continui richiami di opere espressioniste, nelle tinte e nei tratti dei fondali, bellissima la scena del sogno della ragazza con i tra fantasmi, che si svolge in uno dei dipinti più intensi di Van Gogh: La notte stellata.
E' però tutta la pellicola a contenere anche richiami al surrealismo per atmosfera e la presenza di strani personaggi e manichini ed il circo, archibugi e nella stesse fattezze dell'AltraMadre un enorme e spaventoso ragno, tipiche eco del mondo onirico.
Tutta l'opera è diretta come se si fosse in un sogno, una regia non banale, sapiente e sorprendente, un montaggio coraggioso, dialoghi intriganti e una storia fantastica e un ensemble di personaggi oleati come ingranaggi e ben caratterizzati.
Ha fascino questa favola gotica piena di riferimenti al mondo magico celtico - Beldam è il vero nome della della mamma ragno, un termine con cui si indicano i demoni donna -, per nulla adatta ai bambini, indicata invece per adolescenti difficili in crisi ed adulti romantici.Merita un plauso la colonna sonora di Bruno Coulais, con la partecipazione dei They Might Be Giants, di seguito il brano Other Father Song

Coraline e la porta magica è tratto dal romanzo scritto da Neil Gaiman ed illustrato da Dave McKean, vincitore del Premio Hugo ed altri premi internazionali. Il cartone differisce poco dal romanzo breve,l'aggiunta è Wyborn - perchè sei nato? - Wibie, ma non risulta superfluo ed è funzionale nella storia.
Il film è stato il primo in Stop-Motion girato con una fotocamera stereoscopica per il 3D ed anche il fattore novità ha quindi influito sul suo successo.
E' stata un'opera molto attesa, infatti è anche il primo lavoro di Henry Selick senza il contributo di Tim Burton, è lui l'ottimo regista di Nigthmare Before Cristmas, che in quest'opera richiama continuamente fino a far apparire anche Jack Skeletron nel primo incontro di AltraMadre con Coraline, nell'uovo che sta cuocendo.

E' però tutta la pellicola a contenere anche richiami al surrealismo per atmosfera e la presenza di strani personaggi e manichini ed il circo, archibugi e nella stesse fattezze dell'AltraMadre un enorme e spaventoso ragno, tipiche eco del mondo onirico.
Tutta l'opera è diretta come se si fosse in un sogno, una regia non banale, sapiente e sorprendente, un montaggio coraggioso, dialoghi intriganti e una storia fantastica e un ensemble di personaggi oleati come ingranaggi e ben caratterizzati.
Ha fascino questa favola gotica piena di riferimenti al mondo magico celtico - Beldam è il vero nome della della mamma ragno, un termine con cui si indicano i demoni donna -, per nulla adatta ai bambini, indicata invece per adolescenti difficili in crisi ed adulti romantici.Merita un plauso la colonna sonora di Bruno Coulais, con la partecipazione dei They Might Be Giants, di seguito il brano Other Father Song
Per una volta sono estremamente seria, questa pellicola merita e mi ha catapultata in un tunnel senza uscita.
Voto
9-/10
film carino, ma non mi aveva sconvolto particolarmente.
RispondiEliminasarà perché non avevo colto tutti i riferimenti che invece hai scovato tu... ;)
Semplicemente una questione di gusti... e poi ricorda sempre che sono femmina e come tale sono suscettibile ai romanticismi... :P
RispondiEliminaMi ero ripromessa di essere severa... ma ci devo lavorare ancora.