benvenuti a casa della stronza

Questa è la casa della Stronza Jenny, una dimora in cui vigono regole tutte strane e che potreste non accettare, ma a me che me ne fotte?

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sabato 16 febbraio 2013

Homeland II stagione, amara patria


ATTENZIONE SPOILER

E' consigliata la visione della prima serie, se l'avete vista e volete rinfrescarvi la memoria premete qui .

starring: Claire DaneDamian LewisMorena BaccarinDavid Harewood, Diego Klattenhoff, Jamey Sheridan, David Marciano, Navid Negahban, Jackson Pace, Morgan Saylor, Mandy PatinkinRupert FriendZuleikha Robinson, Timothée Chalamet, Hrach Titizian, Valerie Cruz, Maury Sterling, Talia Balsam, Marc Menchaca, Taylor Kowalski, James Rebhorn, Sarita Choudhury, Amy Hargreaves, Marin Ireland


Trama


Carrie si è rifatta una vita dopo l’espulsione dalla CIA, quando improvvisamente viene contattata dai suoi ex-superiori: un contatto di Carrie in Libano, inattivo da anni, si è rifatto vivo ed è disposto a parlare solo con lei, si tratta della moglie del capo Hezbollah
E’ l’occasione che aspettava per dimostrare le proprie ragioni e prendersi una rivalsa sull’Agenzia.
Inaspettatamente il contatto si rivela più utile di quanto non sembrasse e Carrie ha le prove per rivelare il ruolo di Brody in Al-Qaeida.
Nel frattempo Brody attraversa crisi familiari e personali…






La serie come l’ha vista la Stronza


Poteva andare peggio. 
Dopo l’eccezionale premessa della prima stagione, il rischio era la seconda serie, poteva essere un flop completo.

Fortuna? No! Appurata la bravura degli autori e la serie che dal lato tecnico ha un miglioramento, mentre un certo calo lo subisce nella trama.

MARCO GOI NON LINCIARMI! 

scade un po’ e lascia ancora punti poco chiari, eredità della prima stagione, indaga il rapporto vittima e carceriere, aggiunge nuovi e mooooolto interessanti personaggi, ficca il naso tra mogli e mariti, svela il lato della brutta e pragmatica politica made in Usa, nel frattempo continua a regalare momenti action e spy e poi smonta un po’ la tensione verso metà serie e fino alla fine, quando poi finalmente recupera.
Tanto è stato dato nella prima serie è naturale aspettarsi una performance in calo.
Invece si riconferma ottimo il cast, con interpretazioni sempre intense e verosimili di Danes e Lewis – Mathison e Brody -  passioni sentimentali amorosee poi…  alla fine con uno scatto di reni.
Un finale doppiamente a sorpresa quello della stagione II: le cose andranno in un modo, poi cambieranno e volgeranno in un altro verso ed all'ultimo secondo cambieranno ancora.

Rimane un prodotto di alta qualità.
Immancabile il jazz a fare da colonna sonora ai rapporti tra queste figure, a volte maschere - ma vale ricordare: nulla come una maschera svela il volto che la indossa -  sempre ben descritte ed altre un po’ stereotipate.

Un richiamo tangente alla più famosa scena di Non è un paese per vecchi, quando il nuovo acquisto Peter Qinn consiglia a modo suo David Estes, sulle azioni da intraprendere.
Qualche personaggio viene ulteriormente sondato e riscoperto, come il miglior amico di Brody, Faber, comandante dei marines e gli stessi figli di Nicholas, ma anche il lato della funzione della CIA nel gioco politico, la corruzione delle anime.
La patria ancora non si è trovata e da madre diventa matrigna ed è sempre più labile distinzione tra vittime e carnefici nel gioco tra terroristi e terrorizzati e la voglia di libertà delle  pedine svelerà che libertà non è sempre verità, spesso è estremo sacrificio.


Voto 8.5/10

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