benvenuti a casa della stronza

Questa è la casa della Stronza Jenny, una dimora in cui vigono regole tutte strane e che potreste non accettare, ma a me che me ne fotte?

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mercoledì 6 marzo 2013

Un fiasco Total... recall


ATTENZIONE SPOILER

Total Recall


Volevo dirvi che...Il film ha ricevuto una nomination alla Peggior attrice protagonista: Jessica Biel durante l'edizione dei Razzie Awards 2012


USA, Canada, 2012,130 min, avventura, azione, fantascienza, Regia Len Wiseman, Soggetto Philip K. Dick, Ronald Shusett, Kurt Wimmer, Jon Povill, Sceneggiatura Kurt Wimmer, Mark Bomback, Produttore Neal H. Moritz, Toby Jaffe, Produttore esecutivo Len Wiseman, Ric Kidney, Fotografia Paul Cameron, Montaggio Christian Wagner, Effetti speciali Double Negative Visual Effects, Legacy Effects, Baseblack, Centroid Motion Capture, Lip Sync Post, Moving Picture Company, Patrick Tatopoulos Design, The Senate Visual Effects, The Third Floor, Musiche Harry Gregson-Williams, Scenografia Patrick Tatopoulos


Starring: Colin Farrell, Jessica Biel, Kate Beckinsale, Bryan Cranston, Bill Nighy,John Cho, Steve Byers, Bokeem Woodbine, Dylan Smith

Trama

In un mondo post apocalittico solo 2 zone sono  vivibili: l'Unione Federale di Britannia e la Colonia. Douglas Quaid, operaio in una fabbrica di robot-poliziotti, sposato ma la vita non va come dovrebbe e forse non tutto è come ricorda lui. Esistono delle procedure, per vivere brevi momenti, vite alternative. Durante l'ultimo viggio qualcosa va storto e Quaid si trova ad essere ricercato dalla polizia, comandata dal Cancelliere Cohaagen, incontra una ragazza e inisieme iniziano a cercare la verità e la libertà, taratatataratà.


Il film come lo ha visto la Stronza


Una battaglia vedere questo film, mi ha fatta appisolare ogni volta in cui cercavo l'approccio.

Alla fine è risultato l’esempio di come sia meglio, se non si ha padronanza, amore incondizionato e conoscenza profonda dei cult anni ‘80-’90, di non riproporre con occhi del duemila e passa, film che trovano il proprio habitat in quegli anni, non in questi.
Infatti questo non è un semplice reboot, ma è il remake dell'omonimo film del '90 Atto di forza. Entrambi sono ispirati dal racconto breve di Philip Dick: Ricordiamo per voi.
Il regista, invece è lo stesso di Underworld e Underworld: Evolution e Die Hard - Vivere o morire, Len Wiseman, non un fiasco totale nella direzione, i problemi di questo film sono altri e più pesanti, tra i principali l'eredità del primo film e lo stesso racconto di Dick.

Ricordo con piacere la versione originale, una vera americanata spaccona, auto ironica e spassosa, piena di vera azione e Premio Oscar per i Migliori effetti speciali nel 1991, ma in grado, contemporaneamente, di far riflettere sulle potenzialità e le conseguenze di manipolare la memoria ed i ricordi e i disastri delle dittature economiche.

Per l'originale film era stato previsto un seguito:Rapporto di minoranza, in cui Quaid, portati alcuni mutanti, da Marte sulla Terra, con facoltà precognitive sarebbero stati in grado di prevedere i crimini. Il soggetto rimaneggiato divenne la base per Minority Report e i PreCogs presero il posto dei marziani.

Allora Arnold Schwarzenegger, pur dalle scarsi doti attoriali era dotato di una presenza scenica sicura. Oggi Colin Farrell è un valevole e valente attore, ma senza fisique du role.
Nel febbraio 2009 il produttore Neal H. Moritz in associazione con la Original Films riprese l'idea di realizzare un remake e in seguito, nel gennaio 2012, diffuse la sinossi ufficiale del remake, fedele al film originale ma senza i viaggi su Marte e forse anche questo tentare un approccio più realistico e meno fantascientifico ha fatto indebolire la lenza della storia.
Farrell è sempre bravo, la Backinsale buona e bona e tra i due hanno piazzato in mezzo la Biel in grado di neutralizzare le prove attoriali di qualsiasi altro attore, nel complesso il terzetto non regge il confronto con il magico trio cult Schwarzenegger-Ticotin-Stone
Jessica Biel è imbarazzante e neanche tanto bella. Fatela tornare a Settimo Cielo! 
Bella la regia da action movie, con buone inquadrature e zoomate repentine sui primi piani, ottimi gli effetti speciali iper realistici, la color correction è un po’ spinta e rende fumoso tutto il film, OK i costumi ed il trucco.
Però c’è qualcosa che stride e mi ha portata ad una visione dilazionata lunghissima e combattuta.
Non regge il confronto, neanche la donna tritettata va bene e non mi sento di consigliarlo, soprattutto agli amanti del genere, ma se si ha del tempo da ammazzare...

Voto
6,5/10






martedì 5 febbraio 2013

7 psicopatici, 1 shin tzu ed 1 coniglio.

Seven Psychopaths

ATTENZIONE SPOILER


UK, 2012, 105 min. , Genere commedia nera, drammatico, grottesco, Regia-sceneggiatura-produzione Martin McDonagh, Produttore Graham Broadbent, Peter Czernin, Casa di produzione Blueprint Pictures, Distribuzione Italiana Moviemax, Fotografia Ben Davis, Montaggio Lisa Gunning, Scenografia David Wasco.

starring: Colin Farrell,  Abbie Cornish, Woody Harrelson, Christopher Walken, Sam Rockwell, Olga Kurylenko, Tom Waits, Zeljko Ivanek, Helena Mattsson, Kevin Corrigan, Gabourey Sidibe, Michael Stuhlbarg, Michael Pitt, Brendan Sexton III

Uscita americana 12 ottobre 2012          Uscita Italiana entro febraio 2013


Trama


Marty-Colin Farrell è uno sceneggiatore in crisi con problemi di alcoolismo, essendo irlandese e l'Irlanda si sa ha l'alcolismo, come la Francia ha i formaggi, è alle prese con la sceneggiatura Seven Psychopaths di cui ha chiaro solo il nome. Billy-Sam Rockwell è il migliore amico di Marty, un attore senza ruoli da tempo e per arrotondare sequestra cani con Hans-Cristopher Walken, uomo non violento e dal tragico passato. Infine c'è Charlie-Woody Harrelson, il gangster dalle pistole inceppate a cui Marty e Billy hanno rubato l'amato shin tzu. La faccenda si complica quando Billy, forse per aiutare Marty nella stesura del soggetto, decide di inserire un annuncio alla ricerca di psicopatici con storie da raccontare.
In un turbinio di guai il trio conoscerà storie e personaggi folli e dovranno salvarsi dalla furia del boss della mala amante del proprio pelosissimo cagnetto ed assecondare le richieste di un paio di serial killer…


Il film come lo ha visto la Stronza



Non basta uno psicopatico, in questo film sono 7, o meglio, sono 7 le storie di altrettanti folli assassini che prendono vita dalla penna di Marty il quale scoprirà non essere così lontane dalla realtà. Lo scrittore è interpretato da Collin Farrell, il quale dimostra sempre ancora nuovamente il talento per la commedia nera e lavora per la seconda volta con questo regista.
Una trama contenitore, fatta metastorie, tutte interessanti, demenziali e violente e scorrette, ma con un perché, un’etica.
Si passa dal Jack di quadri della prima scena, che uccide solo mafiosi di un certo livello, al finto prete vietcong assetato di vendetta innamorato di una prostituta, al quacchero stalker di assassini, al serial killer di serial killer Zachariah-Tom Waits.
Mi sono innamorata di questo film, delle sue storie e dei personaggi, mi sono immedesimata fin dalla prima scena, quando i due sgherri stanno amabilmente discutendo di pallottole e palle degli occhi cercando di capire il nesso tra le due cose, mentre attendono di finire il proprio lavoro ed uccidere una ragazza, però inconsapevolmente sono loro che stanno per essere terminati, con un bel buco in testa.
Così finisce il cammeo del sempre fanciullo Michael Pit – ha la stessa età da sempre, in Dawson’s Creek, Seta, The Village e The Dreamers - e Michael Stunlbarg finiti con le pallottole dello Psicopatico no 1.
Ma gli psicopatici sono sette, a detta del titolo e quindi  non mi resta che proseguire nella visione.
Questo è un prodotto del talentuoso inglese Martin McDonagh, buon regista, che da il meglio di sè come sceneggiatore e commediografo teatrale come si vede da questo prodotto.
L’opera cinematografica prima è In Burges, del 2008 con Colin Farrell, Ralph Fiennes e Brendan Gleeson, il film apre il Sundance 2008 e si aggiudica un un British Independent Film Awards come miglior sceneggiatura, una nomination agli Oscar e un Golden Globe assegnato a Farrell quale protagonista… Me cojoni! E bravo McDonagh l’irlanglese, paragonato a Shakespeare perché a 27 anni è stato in grado di portare in scena contemporaneamente 4 opere nei teatri londinesi.
Lo sceneggiatore torna a lavorare con il bel e bravo Colin In Sette psicopatici e manco a farlo a posta, gli appioppa la parte dell’irlandese ubriacone ed in inconcludente.
Nel cast ci sarebbe dovuto essere anche Mickey Rourke nel ruolo di Charlie e per il quale rifiutò la parte ne I mercenari 2, poi sostituito all'avvio delle riprese da Woody Harrelson. Forse Rourke è troppo psicopatico per questo film.
Si vedono forti le influenze delle commedie nere all’inglese di Guy Ritchie e la storia sembra il risultato della collisione tra Slevin e Snach, ne richiama lo stile dei dialoghi e dalle tematiche violente, di vendetta, amore e rivalsa e per la narrazione di più storie, serrata e l’impostazione corale dell’opera.
Però non osa nel montaggio, non ha una regia virtuosistica, tuttavia McDonagh dirige in maniera consapevole e chiara, ottimi i costumi e le ambientazioni, protagoniste della scena poco dopo la metà del film e buona la fotografia calda, in grado di evocare in mente gli stati meridionali d’America.
Ottime interpretazioni ed un cast grandioso ed affiatato. Amo Farrell e più di lui Sam Rockwell, un folle che sembra non sforzarsi troppo per calarsi nella parte e in genere in tutti i personaggi interpretati nella sua carriera, da Confessioni di una mente pericolosa, a Moon, Il miglio verde e Guida galattica per autostoppisti, è sempre all'altezza, sempre diverso e sempre incredibilmente credibile.
Inutile Olga Kurylenko, forse serviva a dare un pizzico di bonazzitudine e completare il binomio pupe e pistole? Forse a portare qualche maschietto al cinema per un film che non fosse 007-che so io , o un cinepanettone tardivo? Boh!
Meno tra tutte mi è piaciuta l’interpretazione di Walken, a suo agio con la parte di personaggio simpatico e spirituale, ma poco credibile nelle sue accezioni drammatiche e nelle sfaccettature tragiche.
Personaggi e racconti per una trama interessante e stuzzicante, che tiene incollati allo schermo ed ha quasi tutto per far passare 1 ora e 45 minuti senza noia allo spettatore: azione, sentimento, sparatorie, humor nero inglese e un pizzico di follia, ma anche Tom Waits-che non ha bisogno di specificazioni- ed il suo coniglio bianco, moglie nera e le citazioni-uccisioni dei serial killer più famosi di sempre nella storia degli Usa.
Bellissime le scene tratte dall'immaginazione dello psicopatico Billy, le più splatter, ambientate in un cimitero con tutti gli psicopatici al completo.
Ottimi i tempi comici, teatrali e le trovate, presenti numerose e spassose battute e riflessioni no-sense.
Questa è una storia in cui i personaggi femminili sono marginali, ma comunque cazzuti, il cui difetto è non essere innovativa, poiché questo genere di commedia amara ha detto, se non tutto, quasi tutto. Ahimè!
Consigliato vivamente.

7.5/10

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