Seven Psychopaths
ATTENZIONE SPOILER
UK, 2012, 105 min. , Genere commedia nera,
drammatico, grottesco, Regia-sceneggiatura-produzione Martin McDonagh, Produttore Graham
Broadbent, Peter Czernin, Casa di produzione Blueprint Pictures, Distribuzione Italiana
Moviemax, Fotografia Ben Davis, Montaggio Lisa Gunning, Scenografia David Wasco.
starring: Colin Farrell, Abbie
Cornish, Woody Harrelson, Christopher Walken, Sam Rockwell, Olga Kurylenko, Tom
Waits, Zeljko Ivanek, Helena Mattsson, Kevin Corrigan, Gabourey Sidibe, Michael
Stuhlbarg, Michael Pitt, Brendan Sexton III
Uscita americana 12 ottobre 2012 Uscita Italiana entro febraio 2013
Trama
Marty-Colin Farrell è uno sceneggiatore in crisi con problemi di
alcoolismo, essendo irlandese e l'Irlanda si sa ha l'alcolismo, come la Francia ha i formaggi, è alle prese con la sceneggiatura Seven
Psychopaths di cui ha chiaro solo il nome. Billy-Sam Rockwell è il migliore
amico di Marty, un attore senza ruoli da tempo e per arrotondare sequestra cani con Hans-Cristopher
Walken, uomo non violento e dal tragico passato. Infine c'è Charlie-Woody Harrelson, il gangster dalle pistole inceppate a cui Marty e Billy hanno rubato
l'amato shin tzu. La faccenda si complica quando Billy, forse per aiutare Marty
nella stesura del soggetto, decide di inserire un annuncio alla ricerca di
psicopatici con storie da raccontare.
In un turbinio di guai il trio conoscerà
storie e personaggi folli e dovranno salvarsi dalla furia del boss della mala
amante del proprio pelosissimo cagnetto ed assecondare le richieste di un paio di serial killer…
Il film come lo ha visto la Stronza
Non basta uno psicopatico, in questo film sono 7, o meglio, sono 7 le
storie di altrettanti folli assassini che prendono vita dalla penna di Marty il quale scoprirà non essere così lontane dalla realtà. Lo scrittore è interpretato da Collin Farrell, il quale dimostra sempre ancora nuovamente il talento
per la commedia nera e lavora per la seconda volta con questo regista.
Una trama contenitore, fatta metastorie, tutte interessanti, demenziali e violente e scorrette, ma con un perché, un’etica.
Si passa dal Jack di quadri della prima scena, che uccide solo mafiosi di un certo livello, al finto prete vietcong assetato di vendetta innamorato di una prostituta, al quacchero stalker di assassini, al serial killer di serial killer Zachariah-Tom Waits.
Mi sono innamorata di questo film, delle sue storie e dei personaggi, mi sono immedesimata fin dalla prima scena, quando i due
sgherri stanno
amabilmente discutendo di pallottole e palle degli occhi cercando di capire il
nesso tra le due cose, mentre attendono di finire il proprio lavoro ed uccidere
una ragazza, però inconsapevolmente sono loro che stanno per essere terminati,
con un bel buco in testa.
Così finisce il cammeo del sempre fanciullo Michael Pit – ha la stessa età da sempre, in Dawson’s Creek, Seta, The Village e The Dreamers - e Michael Stunlbarg finiti con le pallottole dello Psicopatico no 1.
Ma gli psicopatici sono sette, a detta del titolo e quindi non mi resta che proseguire nella visione.
Questo è un prodotto del talentuoso inglese Martin McDonagh, buon regista, che da il meglio di sè come
sceneggiatore e commediografo teatrale come si vede da questo prodotto.
L’opera cinematografica prima è In
Burges, del 2008 con Colin Farrell,
Ralph Fiennes e Brendan Gleeson, il film apre il Sundance 2008 e si aggiudica
un un British Independent Film Awards come miglior sceneggiatura, una
nomination agli Oscar e un Golden Globe assegnato a Farrell quale protagonista…
Me cojoni! E bravo McDonagh
l’irlanglese, paragonato a Shakespeare perché a 27 anni è stato in grado di
portare in scena contemporaneamente 4 opere nei teatri londinesi.
Lo sceneggiatore torna a lavorare con il bel e bravo Colin In Sette psicopatici e manco a farlo a
posta, gli appioppa la parte dell’irlandese ubriacone ed in inconcludente.
Nel cast ci sarebbe dovuto essere anche Mickey Rourke nel ruolo di
Charlie e per il quale rifiutò la parte ne I mercenari 2, poi sostituito all'avvio delle riprese da Woody
Harrelson. Forse Rourke è troppo psicopatico per questo film.
Si vedono forti le influenze delle commedie nere all’inglese di Guy
Ritchie e la storia sembra il risultato della collisione tra Slevin e Snach, ne richiama lo stile dei dialoghi e dalle tematiche violente, di vendetta, amore e rivalsa e per la narrazione di più storie, serrata e
l’impostazione corale dell’opera.
Però non osa nel montaggio, non ha una regia virtuosistica, tuttavia McDonagh dirige in maniera consapevole
e chiara, ottimi i costumi e le ambientazioni, protagoniste della scena poco
dopo la metà del film e buona la fotografia calda, in grado di evocare in mente
gli stati meridionali d’America.
Ottime interpretazioni ed un cast grandioso ed affiatato. Amo Farrell e
più di lui Sam Rockwell, un folle che sembra non sforzarsi troppo per calarsi nella parte e in genere in tutti i
personaggi interpretati nella sua carriera, da Confessioni di una mente pericolosa, a Moon, Il
miglio verde e Guida galattica per autostoppisti, è sempre all'altezza, sempre
diverso e sempre incredibilmente credibile.
Inutile Olga Kurylenko,
forse serviva a dare un pizzico di bonazzitudine e completare il binomio pupe e
pistole? Forse a portare qualche maschietto al cinema per un film che non fosse
007-che so io , o un cinepanettone tardivo? Boh!
Meno tra tutte mi è piaciuta l’interpretazione di Walken, a suo agio con la parte di personaggio simpatico e
spirituale, ma poco credibile nelle sue accezioni drammatiche e nelle
sfaccettature tragiche.
Personaggi e racconti per una trama interessante e stuzzicante, che
tiene incollati allo schermo ed ha quasi tutto per far passare 1 ora e 45
minuti senza noia allo spettatore: azione, sentimento, sparatorie, humor nero inglese
e un pizzico di follia, ma anche Tom Waits-che non ha bisogno di specificazioni-
ed il suo coniglio bianco, moglie nera e le citazioni-uccisioni dei serial
killer più famosi di sempre nella storia degli Usa.
Bellissime le scene tratte dall'immaginazione dello psicopatico Billy, le più splatter, ambientate in un cimitero con tutti gli psicopatici al completo.
Ottimi i tempi comici, teatrali e le trovate, presenti numerose e
spassose battute e riflessioni no-sense.
Questa è una storia in cui i personaggi femminili sono marginali, ma
comunque cazzuti, il cui difetto è non essere innovativa, poiché questo genere
di commedia amara ha detto, se non tutto, quasi tutto. Ahimè!
Consigliato vivamente.
7.5/10
Non l'ho ancora visto, ma spero di rimediare presto.
RispondiEliminaMi pare molto interessante.
Ultimamente è uno dei film più interessanti che ho visto. Spero ti piaccia e che non ti deluda ;)
EliminaA me è piaciuto, per la trama e le interpretazioni.
il film parte a mille, è una figata, ma poi frena un po'.
RispondiEliminanella seconda parte mi ha entusiasmato di meno.
per me il voto è 6,5. te lo svelo qui in esclusiva, visto che il film l'ho visto mentre preparavo le classifiche di fine 2012 e non ho scritto una recensione. e, a meno che non mi venga un'improvvisa ispirazione, ormai non penso la scriverò più. non sono riuscito a cogliere l'attimo fuggente :)
Che bello, si inizia con le esclusive! Allora invita i tuoi amici a leggere la tua quasi rece nei commenti del mio blog! ;)
EliminaComunque è vero cala un po' nella seconda parte. Però mi è piaciuto ed un 6,5 da te che sei tremendo, per questo film è una vittoria!
Mi manca, ma non per molto. Interessante e gran cast.
RispondiEliminapoi fammi sapere cosa ne pensi! ;)
RispondiEliminaVisto da poco anch'io, sono d'accordo con Marco Goi: ottimo inizio e poi si perde un pò. Nel complesso un 7 ci sta:)
RispondiEliminaQuindi sei una via di mezzo tra me e lui ;)
EliminaBenvenuto nel mio blog, spero ti piaccia e fammi sapere se hai qualche consiglio utile da darmi :D