American Horror Story- Murder House
ATTENZIONE SPOILER
Musiche James S. Levine, Produttore Alexis Martin Woodall, Patrick McKee, Produttore esecutivo Dante Di Loreto, Brad Falchuk, Ryan Murphy, Tim Minear, Casa di produzione 20th Century Fox Television
Starring: Dylan McDermott, Connie Britton, Taissa Farmiga, Jessica Lange, Denis O'Hare, Evan Peters, Frances Conroy, Alexandra Breckenridge, Zachary Quinto, Sarah Paulson, Lily Rabe
Dal 3 febbraio 2013 in onda su Deejay Tv
Trama
Una sfiga tira l'altra e la casa di Los Angeles è stata teatro di un omicidio suicidio, la vicina impicciona, Constance ha un'inquietante figlia "mongoloide" Adelaide, ex inquiline della casa e la cameriera duble face Moira O'Hara.
Ma la casa nasconde un passato remoto e recente secolare di sangue, morte e fetore che non si arresterà...
La serie come l'ha vista la Stronza
Nuova serie antologica,in cui ogni stagione ha trama, ambientazione e personaggi propri, i cui punti d'incontro sono il cast, sia nella prima, che nella seconda, Asylum, gli interpreti principali sono gli stessi e seppur con una leggera declinazione, il genere.
Molto gradevole questa serie, che riunisce in sé tutti gli elementi del genere horror del passato e del presente con richiami al glorioso passato del tipo Horror, triller e splatter e citazioni di avvenimenti recenti come il massacro di Columbine - richiamato nella puntata in cui Tate/Evan Peters crivella di colpi i suoi compagni a scuola - e la spaventosa storia stragista americana.
Storie estremamente semplici in una trama non particolarmente complessa, elaborata o spiazzante. Indubbiamente non c'è sorpresa nelle scoperte di personaggi ed avvenimenti e non fa neanche particolarmente paura, perché attinge, in un esercizio di stile, a tutto il repertorio della paura.
Detta così la serie potrebbe essere considerata una CAGATA PAZZESCA, ed invece risulta estremamente piacevole.
In generale è stata definita una Glee horror, in effetti ha lo stesso tocco glamour e gayofilo e con essa condivide due creatori Murphy e Falchuk, ma come essa divide anche la critica.
A dare valore a questa prima stagione i personaggi tutti molto umani e ben indagati, ma anche estremamente ben interpretati, Jessica Lange svetta su tutti per naturalezza ed intensità, ma anche Lili Rabe, nei panni della originaria creatrice della casa, ma anche Peters e la sorella di Vera Farminga, Taissa e buono anche il combattuto McDermott.
Bella anche l'ambientazione, per tutta la serie rimane sostanzialmente la stessa ma gli senografi hanno fatto un ottimo lavoro, bei costumi e trucco, gustosa regia, con inquadrature sbollate, tremolanti e rubate e montaggio interessante, funzionale e comunque e aiuta nella visione.
Particolare encomio va alla sigla iniziale, l'elemento più disturbante della serie, che svolge la funzione di far entrare nel clima, creata da Kyle Cooper, già autore delle sigle della serie televisiva The Walking Dead e del film Se7en.
7.5/10
Questo è uno dei telefilm che più ho adorato in assoluto, con tutte le sue imperfezioni. La Lange è grandissima, ma secondo me la seconda stagione è anche meglio, anche se forse fa meno paura.
RispondiEliminaDici? A me è piaciuta molto questa, lunedì recensirò Asylum... e saprete quello che ho visto! :)
Eliminastagione a tratti grandiosa, con qualche episodio fantastico e qualche altro più riempitivo.
RispondiEliminae mo' ti tocca parlare pure della seconda...
:) completamente d'accordo! Io la scrivo e a te toccherà leggerla hihihi ;)
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