Frankenweenie, dolce bianco e nero
ATTENZIONE SPOILER
USA, 2012, 87 minuti, B/N, animazione, horror, commedia, Regia, soggetto e produzione Tim Burton, Sceneggiatura, John August, Produttore Allison Abbate, Montaggio Chris Lebenzon, Mark Solomon, Musiche Danny Elfman, Scenografia Rick Heinrichs
Doppiatori originali: Charlie Tahan, Winona Ryder, Catherine O'Hara, Martin Short, Martin Landau, Atticus Shaffer, Robert Capron, Conchata Ferrell, James Hiroyuki Liao, Christopher Lee
Doppiatori Italiani: Andrea Di Maggio, Veronica Puccio, Chiara Colizzi, Mauro Gravina, Omero Antonutti, Massimo Corvo, Arturo Valli, Lorenzo Crisci, Alex Polidori, Agnese Marteddu, Gualtiero Cannarsi
Trama

Sparky fugge e semina il terrore nella città, Victor dovrà convincere amici e vicini che si tratta del suo cane e non di un mostro, mentre nel frattempo vere minacce si prospettano sulla città...

Il film come lo ha visto la Stronza
Realizzato in stop motion e 3D, Frankenweenie è l’adattamento e reboot del cortometraggio in carne e attori dell’84 dello stesso Burton. Per il nome, l'autore fa riferimento, ovviamente a Frankenstein di Mary Shelley a cui aggiunge weenie, ovvero miserabile.
Burton ha una fissa per Frankenstein - convive con la bravissima Helena Bonham Carter, che recitò in Frankenstein di Mary Shelley nel '94 di Kenneth Branagh - e i temi riguardanti le discriminazioni, senza contare i gusto che prova a disseminare tutte le sue opere di auto-riferimenti continui, come i cimiteri, cani morti, gatti neri di passaggio e gusto estetico gotico alla The Cure.
Un lungometraggio al sapore di vendetta, questo è il reboot plasticoso del cortometraggio che gli costò la collaborazione con la Disney.
Nel complesso il cartone si presenta di pregevole fattura, Burton è un regista di classe, che tratta con il proprio tocco delicato e poetico argomenti e storie, che se trattate altrimenti da altre menti sarebbero destinate al pattumiera della differenziata.
Solitudine e malinconia, nebbie e foschie, arti allungati e il bianco e nero da descrivere con tre aggettivi: eleganti, poetici, lentissimi.
Il tempo è relativo e il tempo dell'assenza si dilata e dilania, la mancanza e i miei sentimentalismi, come i miei cambi di umore al limite della schizofrenia mi hanno sempre fatto apprezzare i lavori di Tim Burton.
Seppur diversissimi, tutti i suoi lavori sono riconoscibili, hanno una firma, così anche se risulta l'oppiosto del solito Burton, apprezzo moltissimo Mars attaks, Il pianeta delle scimmie, mentre sembrano più coerenti l'irriverente Beatle Juice e mi sono anche innamorata di Edward mani di forbice per poi adorare la stop motion, che nelle sue mani è capolavoro.

I riferimenti sono utilizzati con fantasia nei nomi dei protagonisti, nella critica alla classe media retrograda e dai facili, veloci e spesso errati giudizi e nel lieto fine.

8-/10
Condivido il voto, anche se non l'ho trovato per nulla lento.
RispondiEliminaFortunatamente Burton è tornato a convincere dopo quelle due schifezze di Alice e Dark shadows.
Ma come fai a dire che la Bonham Carter è bellissima!?!? Sta un mezzo cesso! ;)
:) bene, probabilmente torna a convincere perché è ritornato sui suoi passi, riproponendo se stesso. Per me è stato lentissimo...
Eliminaio nel post leggo bravissima, non bellissima...
Eliminacomunque questa volta sono d'accordo con ford, la bonham carter non è per nulla bona. :)
e il film non è lento!!!
Allora, com'è che siete rivali, praticamente siete d'accordo su tutto! La Bonham è di quella bruttezza simpatica e , somiglia al mio bouledogue Kira, per me stupenda iperbole della bellezza...
EliminaMica mi fa schifo ho detto lento, almeno nella prima parte.
Uno dei film della stagione che non ho ancora visto, e questa tua rece me ne fa venire ancora più voglia. Condivido il parere sui film precedenti di Burton, adoto Il pianeta dell scimmie e Mars attaks, mentre mi avevano deluso gli ultimi...Dark shadows per esempio.
RispondiEliminaBene, mi è piaciuto moltissimo, anche se come ho detto e ribadisco, mi è sembrato lento fino a metà film, poi improvvisamente prende una piega da action movie ;)
EliminaAlice mi è sembrato carino e sottotono, mentre Dark non l'ho visto. Spero comunque di rifarmi, comunque si tratta di burtonate!
Manca anche a me questo film e pure io trovo Il pianeta delle scimmie uno dei migliori Burton (con Edward mani di forbice, Edwood), mentre gli ultimi mi avevano infastidito... e poi per me Helena Bonham Carter è una donna molto affascinante. Ma i gusti sono gusti ...
RispondiEliminaPare comune la sensazione dovuta ai deludenti ultimi lavori di TB. Comunque Helena è indubbiamente affascinate, una bellezza insolita e piena di mistero, di certo non una di quei vuoti replicanti che circolano nell'etere di questi periodi. W la bona Bonham!
Eliminaabbasso la bonham e abbasso il pianeta delle scimmie!
EliminaA te piacciono le Rosse :P e usi un esercito di scimmie per farti aiutare nell'impresa di distruggere gli altri... hihihi
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